La parola "Milano" deriva da "Midland", "terra di mezzo". Voleva indicare la posizione geografica di Milano, particolarmente strategica per il commercio, oltre che riferirsi a una pianura racchiusa tra corsi d'acqua.
Milano nacque grazie ad un insediamento celtico, risalente al IV secolo a.C.; questi Celti erano chiamati Galli Insubri.
Secondo la leggenda il capo degli Insubri, Belloveso, decise di stanziarsi a Milano in quanto ebbe un segno divino, ovvero qui vide in sogno un animale sacro: la scrofa semilanuta, sacra alla dea Bellisama. Secondo alcuni, il nome della città Milano deriverebbe da questo animale semicoperto da lana: Medio-lanae; animale mitologico raffigurato anche in un bassorilevo in un edificio presente nel centro di Milano.
Comunque, poi il toponimo celtico della città fu latinizzato in "Mediolanum", quando i Romani conquistarono Milano, inizialmente nel 222 a.C., e poi definitivamente nel 194 a.C.
Secondo la leggenda, quando arrivarono i Romani a Milano, si trovarono davanti una città recintata da una siepe di biancospini; la Via Andegari (da "andegavium", biancospino) in parte segue il tracciato di questo antico recinto.
Fu nel 286 d.C che Milano divenne Capitale dell'Impero Romano d'Occidente, e sede dell'Imperatore Massimiano: era la seconda città più grande e più popolata dopo Roma. A Milano soggiornò più volte anche Cesare, egli raccontò che in un banchetto rimase piuttosto disgustato perchè gli vennero serviti un piatto di asparagi conditi con grasso animale, anzichè con il consueto olio di oliva!
Milano era una città romana a tutti gli effetti: possedeva un Foro, all'incrocio del cardo col decumano, la Zecca, una lunga cinta muraria con sette porte, un teatro che poteva accogliere fino a 7000 spettatori, un Palazzo imperiale, le terme cosiddette "Erculee", un circo, un anfiteatro che poteva contenere ben 20 mila spettatori!
Ancora oggi percorrendo particolari percorsi ed itinerari, nelle visite guidate è possibile vedere i resti del Palazzo imperiale, del complesso termale, delle mura, o del circo romano. Inoltre il Museo Archeologico conserva molti oggetti, statue, bassorilievi, mosaici romani, ritrovati a Milano. Inoltre, ancora oggi davanti alla bellissima Basilica di San Lorenzo Maggiore sono visibili le straordinarie colonne romane alte quasi 8 metri!
I nomi stessi di molte vie della città ricordano ciò che esisteva a Milano in quella splendida epoca: Via Circo, oppure Via Moneta e Via del Bollo che ricordano la zecca, ad esempio.
Nel 313 d. C. fu emanato il cosiddetto Editto di Costantino o Editto di Milano che finalmente diede libertà di culto ai cristiani, che avevano subito molte persecuzioni. Nacquero così i primi edifici cristiani a Milano; nel 374 divenne vescovo di Milano Ambrogio, acclamato a furor di popolo e Santo Patrono della città insieme a San Carlo Borromeo. Iniziarono le costruzioni di importanti edifici come: la Basilica di San Nazaro, la Basilica di San Simpliciano, La Basilica di Sant'Ambrogio e la Basilica di San Dionigi che purtroppo oggi non esiste più.
Con la perdita di potere dell'Impero romano, l'imperatore Onorio decise di trasferire nel 402 la propria residenza a Ravenna. Milano così subì gravi ondate di invasioni barbariche da parte di Goti, Ostrogoti, Visigoti, Unni, Longobardi, in seguito fu conquistata anche dai Franchi nell'VIII secolo.
Ma fu finalmente nel XI secolo che Milano diventò una città comunale: era il periodo delle lotte contro Federico Barbarossa che dapprima mise in ginocchio la città assediandola e radendola al suolo, e poi venne sconfitto nella leggendaria Battaglia di Legnano.
Arrivò poi il periodo delle lotte tra le fazioni, tra guelfi e ghibellini, tra nobili casate, per accaparrarsi il governo di Milano; la famiglia Della Torre governò Milano fino al 1277, anno in cui venne sconfitta dalla nobile famiglia ghibellina dei Visconti, destinati a regnare sulla città per circa 150 anni, oltre che a sottomettere numerosi comuni lombardi.
Fu proprio grazie alla Famiglia Visconti che iniziò la costruzione della grande Cattedrale di Milano: il Duomo.
Ma fu anche una famiglia molto coinvolta in congiure, assassini, avvelenamenti.
In molti luoghi della città di Milano è comunque possibile respirare un'atmosfera medievale, non solo in piccole piazzette, ma anche in alcuni nomi di vie che ricordano le antiche contrade o gli antichi mestieri: Via Spadari, Via Armorari, Via Orefici, Via Melone...
Nel 1450 che Francesco Sforza prese il potere, la sua corte era una delle più eleganti e raffinate d'Europa, è durante il loro regno degli Sforza che Leonardo da Vinci giunse a Milano, ma anche altri grandi artisti quali Bramante e Filarete. In questo periodo iniziò la costruzione della Cà Granda, la sistemazione del Castello Sforzesco, in cui Leonardo dipinse l'Ultima Cena, la Vergine delle Rocce oggi al Louvre o si occupò di apportare migliorie al sistema di conche dei Navigli milanesi.
Nel 1535 Milano fu conquistata dagli Spagnoli, iniziò un periodo difficile per la città, che purtroppo fu anche segnata e devastata dalla peste nel 1576 e nel 1630. Ma questi furono anche gli anni in cui Milano ebbe la fortuna di essere guidata da una persona generosa e attiva come il vescovo Carlo Borromeo, che tanto fece per la popolazione di Milano durante la prima peste. Egli fu succeduto poi da Federico Borromeo, grande amante delle arti: è a lui che dobbiamo oggi la Biblioteca Ambrosiana e la Pinacoteca Ambrosiana di Milano che conserva capolavori come il Canestro di frutta di Caravaggio, Il cartone della Scuola di Atene di Raffaello, Botticelli, oppure il Ritratto di Musico ed il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci.
Nel 1713 Milano era ancora sotto la dominazione straniera: gli Austriaci e l'imperatrice Maria Teresa d'Austria presero il potere; Grandi scrittori e pensatori animavano Milano: Beccaria, i fratelli Verri, Monti, Berchet, in seguito Parini, Foscolo, Manzoni. Fu proprio sotto gli austriaci che nacque l'usanza di assegnare una numerazione alle strade, seguendo un criterio in base al quale i numeri partivano dalla zona Duomo e man mano che ci si allontanava questi crescevano. Ancora oggi in alcune vie è possibile vedere questi numeri civici originali.
Sotto il governo austriaco fu costruito il Teatro della Scala e nacque l'Accademia di Belle Arti di Brera, destinata a diventare la più importante d'Italia.
Sul finire del XVIII secolo arrivò a Milano Napoleone Bonaparte, con i suoi ambiziosi progetti per la Milano Napoleonica e che venne inoltre incoronato nel Duomo di Milano!
Dopo la parentesi napoleonica, gli Austriaci ritornarono nella città e restaurarono il loro dominio nel 1815; Milano sentiva fortemente il desiderio di indipendenza e riuscì a cacciare il nemico nel 1848. Milano fu molto attiva con le famose "Cinque Giornate di Milano", che si svolsero dal 18 al 23 Marzo 1848: furono create più di 1600 barricate, volarono mongolfiere nel cielo di Milano che invitavano i popoli delle campagne ad ostruire il passaggio agli austriaci, i quali vennero sconfitti a Porta Tosa, ribattezzata col nome "Porta Vittoria". Ma gli austriaci furono definitivamente sconfitti solo nel 1859 durante la Seconda Guerra di Indipendenza. A Vittorio Emanuele II, primo Re d'Italia, venne dedicata la bellissima Galleria Vittorio Emanuele II a Milano.
Il desiderio di indipendenza a Milano si levò dapprima all'interno del Teatro alla Scala, quando durante l'esecuzione del "Và Pensiero...", canto di un popolo oppresso, da un loggione sarebbe partito il grido "Viva V.E.R.D.I" abbreviazione che si riferiva non al celebre compositore ma voleva significare " Viva Vittorio Emanuele Re D'Italia".
E dopo la seconda guerra Mondiale, quando Milano fu distrutta dai bombardamenti dell'Agosto 1943, il Teatro della Scala, tra i primissimi edifici ad essere ricostruiti, diventò simbolo della rinascita della città dopo la guerra. Toscanini tornò nel 1946 dall'America ad inaugurare la riapertura del Teatro della Scala e segnare un nuovo inizio per la città di Milano.
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