LEONARDO DA VINCI
Leonardo da Vinci lavorò alla corte degli Sforza a Milano, e visse in questa città dal 1482 al 1499 e dal 1508 al 1513.
Dipinse a Milano l’Ultima Cena nel refettorio di Santa Maria delle Grazie, il Ritratto di Musico (ancora oggi visibile a Milano), il bellissimo affresco nel soffitto della cosiddetta “Sala delle Asse” (ancora oggi visitabile), e la famosa “Vergine delle Rocce” (oggi al Louvre).
LA DAMA CON L’ERMELLINO
Il famoso dipinto di Leonardo da Vinci de “La Dama con l’ermellino”, ritrae la bella Cecilia Gallerani amante del Duca di Milano Ludovico Sforza detto il Moro.
Cecilia Gallerani visse durante il XV secolo in una casa (che ancora esiste) a pochi passi dal Castello Sforzesco.
ALESSANDRO MANZONI
Il famoso scrittore Alessandro Manzoni, che tutti ben conosciamo per il suo celebre romanzo de “I promessi sposi”, visse a Milano dal 1814 al 1873; egli fu battezzato in una nota chiesa milanese e fu sepolto sempre a Milano nel Famedio del Cimitero Monumentale.
Oggi è ancora possibile ammirare la sua graziosa dimora, in cui visse ed operò, non molto distante da Piazza della Scala. Ma Milano conserva anche tracce del famoso Lazzaretto descritto ne I promessi Sposi, e di molti altri elementi legati al mondo manzoniano.
GIUSEPPE VERDI
Il famoso compositore Giuseppe Verdi trascorse molti anni a Milano, in particolare soggiornava all’ Hotel de Milan (ancora oggi esistente) nella Royal suite n.105, dove morì nell’anno 1901. Visse qui per ben 27 anni.
Giuseppe Verdi fu sepolto inizialmente al Cimitero Monumentale, e poi (secondo le sue volontà) fu traslato alla Casa di Riposo per musicisti G. Verdi a Milano, da lui creata, al fine di ospitare anziani musicisti in condizioni economiche non agiate.
UGO FOSCOLO
Ugo Foscolo visse a Milano, in Via Sant’Andrea n.1, fu l’ultima casa in cui visse prima dell’esilio a Londra.
GIOVANNI VERGA
Giovanni Verga, noto scrittore verista siciliano, abitò a Milano in Corso Venezia e poi in zona Brera. Amò davvero molto Milano, e tra l’altro amava passeggiare sui Bastioni.
Nella sezione “Citazioni” di questo sito potete leggere alcuni suoi pensieri riguardanti Milano, tratti da una lettera che scrisse al collega Capuana.
WOLFGANG AMADEUS MOZART
Mozart fu ospitato nel 1770 all’età di 14 anni, presso la canonica della Basilica di San Marco a Milano.
Soggiornò più volte a Milano: nel 1771 e nel 1773. A Milano compose alcune delle sue opere giovanili: Mitriade, Ascanio in Alba e Lucio Silla.
ALBERT EINSTEIN
Il giovane Albert Einstein soggiornò in modo stabile a Milano, in via Bigli 21, dal 1894 al 1895, e saltuariamente fino al 1900.
Il padre di Einstein, Hermann, lavorò a Milano e Pavia e morì sempre a Milano, dove oggi riposa nel Cimitero Monumentale (Civico Mausoleo Palanti).
STENDHAL
Lo scrittore Henry Beyle, in arte Stendhal, soggiornò a Milano, in corso Venezia , il palazzo era la sede dell’ambasciata di Francia. Stendhal amò così tanto Milano, che decise di far scrivere sulla sua tomba a Parigi la seguente scritta in italiano: “Arrigo Beyle, milanese”.
A Milano Stendhal si innamorò anche di una donna chiamata Matilde Viscontini. Sfortunatamente poi egli fu allontanato da Milano per motivi politici, nel 1821, per ordine del governo austriaco.
ARTURO TOSCANINI
Il famoso direttore d’orchestra visse a Milano dove lavorava per il Teatro della Scala.
La sua casa esiste ancora oggi, situata a poca distanza da Piazza San Babila. Visse qui prima e dopo il suo esilio americano.
SALVATORE QUASIMODO
Il poeta siciliano Salvatore Quasimodo arrivò a Milano nel 1934 e visse in corso Garibaldi 16. Visse a Milano fino alla morte (avvenuta ad Amalfi), fu sepolto a Milano, nel Famedio del Cimitero Monumentale.
ERNEST HEMINGWAY
Nel 1918 giunse a Milano Ernest Hemingway, a soli 18 anni. Dopo essere stato mandato al fronte presso Fossalta ed essere stato ferito, passò tre mesi di convalescenza a Milano, in Via Armorari 4, in uno degli edifici che la Croce Rossa aveva adibito ad ospedale. Hemingway durante questo periodo si infatuò dell’infermiera Agnes Von-Kurowsky e raccontò di questo amore nel suo famoso romanzo “Addio alle armi”.
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